Farsi un tatuaggio fa male, questa è la triste verità alla quale devi essere preparato. D’altronde, cosa aspettarsi da un’operazione che consiste nel bucare la pelle con gli aghi, centinaia e centinaia di volte?
Il dolore del tatuaggio, però, non è sempre lo stesso e varia da una semplice sensazione di prurito a sofferenza vera e propria, accompagnata da intenso bruciore. Scopri, dunque, quali sono i punti più dolorosi dove tatuarsi e come ridurre al minimo il dolore, in vista della tua prossima seduta.
Perché farsi un tatuaggio fa male?
La risposta a questa domanda sembrerebbe ovvia: perché gli aghi della macchinetta per tatuaggi penetrano nella pelle per migliaia di volte, al fine di depositarvi l’inchiostro. Ma si tratterebbe di una risposta parziale, perché non spiegherebbe come mai in alcuni punti del corpo il dolore del tatuaggio risulta sopportabile e in altri decisamente meno.
Il vero motivo, infatti, è che gli aghi della macchinetta raggiungono il derma, il secondo strato della pelle, che soprattutto in alcune zone del corpo, è attraversato da numerose terminazioni nervose. Ne consegue che quando queste vengono colpite dagli aghi, si prova dolore.
Inoltre, farsi un tatuaggio fa male quando gli aghi possono facilmente raggiungere le ossa, pertanto tatuarsi in punti in cui la massa grassa è esigua, di solito risulta più doloroso. Ma quali sono questi punti?
Dolore tatuaggio: i punti in cui può essere molto intenso
Stabilito che farsi un tatuaggio fa male quando c’è poca massa grassa, parecchie terminazioni nervose e ossa sporgenti, è facile intuire quali siano le zone più dolorose su cui inserire l’inchiostro:
- mani e piedi
- viso, cranio e orecchie
- ascelle, capezzoli ed inguine
- retro delle ginocchia e interno dei gomiti
- glutei, addome e costato
- interno coscia e tibia
- colonna vertebrale
In queste zone, farsi un tatuaggio è doloroso, inutile girarci intorno, soprattutto se non hai mai fatto tatuaggi e sei del tutto impreparato all’esperienza. Ma se questo è il tuo caso, niente paura: ci penserà il tatuatore a suggerirti le zone in cui tatuarsi fa meno male.
Dove non fa male farsi un tatuaggio?
I punti in cui fa meno male farsi un tatuaggio sono quelli protetti da una discreta massa grassa, ovvero la coscia esterna, i bicipiti, l’avambraccio e i polpacci. In queste zone, infatti, mentre gli aghi penetrano nella pelle potresti avvertire solo un lieve pizzicore.
Per quanto riguarda la schiena, invece, il discorso si fa più articolato. Abbiamo già detto che l’area lungo la colonna vertebrale risulta essere una delle zone più dolorose in cui farsi un tatuaggio, a causa della presenza delle vertebre, sempre piuttosto sporgenti.
Allontanandosi da questa area critica, però, tatuarsi diventa più facile, soprattutto nella parte superiore della schiena. Il dolore, invece potrebbe aumentare avvicinandosi alla zona dei reni e, di solito, torna ad essere intenso sulle anche, anche questa volta per via della spigolosità delle ossa che sporgono.
Fattori che influenzano il dolore del tatuaggio
Adesso che hai scoperto qual è l’intensità del male che ti attende, è doveroso anche farti sapere che il dolore del tatuaggio è estremamente soggettivo. Fermo restando che alcune zone sono oggettivamente più dolorose di altre, è altrettanto vero che la soglia del dolore gioca un ruolo cruciale.
Se la tua è molto bassa, potresti provare sofferenza anche durante l’esecuzione di un tatuaggio sul bicipite, mentre se è molto alta, anche un tattoo sull’addome potrebbe risultare piuttosto sopportabile.
Inoltre, ci sono diversi fattori che influenzano l’intensità del dolore del tatuaggio:
- l’età – fino ai 30 anni, la pelle è più elastica, quindi in linea di massima farsi un tatuaggio in giovane età risulta essere meno doloroso.
- il genere – gli uomini sembrano provare meno dolore delle donne, ma per contro, queste lo sopportano meglio.
- il peso – essere molto magri, non giova. Quando c’è poca massa grassa, infatti, sia le terminazioni nervose, sia le ossa sono più esposte agli aghi.
- le dimensioni del tatuaggio – c’è davvero bisogno di dirlo? La tolleranza al dolore diminuisce con il passare del tempo, quindi un tatuaggio piccolo farà decisamente meno male di uno per il quale saranno necessarie ore ed ore di lavoro.
- il tipo di tatuaggio – un tatuaggio in stile lettering, soprattutto se molto stilizzato, un piccolo tribale in bianco e nero o un fine line saranno meno dolorosi di tatuaggi estesi e colorati, in cui per raggiungere il giusto livello di saturazione del colore, sarà necessario insistere a lungo sulla stessa zona.
Rimane inteso che queste sono indicazioni di massima e che anche l’esperienza conta: chi ha già fatto un tatuaggio, sa esattamente cosa aspettarsi e si presenterà alla seduta certamente più rilassato, con minori possibilità di soffrire troppo.
Consigli per ridurre il dolore del tatuaggio
Come si fa un tatuaggio lo sai, quindi capirai bene che controllare il dolore è indispensabile, poiché da una parte ti permette di godere appieno dell’esperienza, dall’altra facilita il lavoro del tatuatore. Inoltre, gli consentirà di non doversi fermare troppo spesso per lasciarti riprender fiato e la seduta sarà più veloce.
Per far sì che la soglia del dolore sia abbastanza alta, presentati all’appuntamento riposato e a stomaco pieno, in modo da avere energia a sufficienza per sopportare l’esecuzione del tatuaggio. Ed evita di assumere alcol, che pur avendo proprietà anestetizzanti, potrebbe causare un maggior sanguinamento, determinando l’allungamento della seduta.
Inoltre, considera che farsi un tatuaggio fa male soprattutto se ci pensi. Allontanare la mente dalla percezione del dolore è fondamentale per sopportare meglio l’immissione dell’inchiostro. Piuttosto, cerca di concentrarti sulla respirazione e, se proprio non ce la fai più, chiedi al tatuatore di fare una piccola pausa.
Infine, considera l’idea di ricorrere alle creme anestetiche per i tatuaggi, anche se la maggior parte dei professionisti lo sconsiglia, o ad una chiacchierata con un amico per distrarti.
Dolore durante la guarigione del tatuaggio
E adesso una buona notizia. Se ti stai chiedendo per quanti giorni fa male il tatuaggio, la risposta ti sorprenderà: talvolta non farà male affatto. A parte una lieve sensazione di indolenzimento, soprattutto se il tatuaggio è molto esteso, la sofferenza finisce nel momento in cui il tatuatore ripone la macchinetta.
In ogni caso, la cura del tatuaggio nei giorni successivi è importante, sia per ottenere il massimo risultato in termini estetici, sia per facilitare la guarigione del tattoo, che va considerato come una ferita. Per questa ragione, Just Care Tattoo ha realizzato creme e burri per tatuaggi a base di ingredienti naturali, in grado di curare il tatuaggio, fin dal primo giorno.
Farsi un tatuaggio fa male e non c’è niente che tu possa fare, ma sfoggiare un bel tattoo, brillante e ben definito, invece, dipende solo da te.