Al giorno d’oggi, sono ancora molti i tatuatori che consigliano di mettere Bepanthenol sul tatuaggio nei giorni immediatamente successivi all’esecuzione del tattoo. D’altronde, questo è un momento cruciale per il risultato del tatuaggio, perché è in questa fase che la ferita si rimargina.
O meglio, le ferite, poiché di questo si tratta: quando ti fai un tatuaggio, infatti, gli aghi penetrano migliaia di volte nella tua pelle per depositarvi l’inchiostro, lasciando delle piccolissime ferite che devono essere curate in quanto tali.
Il Bepanthenol, una crema lenitiva nata per tutt’altro scopo, è stato a lungo consigliato come prodotto ideale per la cura del tatuaggio, ma la verità è che oggi esistono diverse alternative per facilitare la guarigione del tattoo e renderlo brillante e ben definito.
Ma prima di scoprire quali sono i prodotti più adatti per curare il tatuaggio e perché vale la pena sceglierli, approfondiamo l’argomento principale di questo articolo, ovvero il Bepanthenol.
Bepanthenol a cosa serve
Prodotto dalla Bayer, la celebre multinazionale farmaceutica, il Bepanthenol viene commercializzato come “la pasta per il cambio pannolino n° 1 del mercato”, enfatizzandone la capacità di lenire arrossamenti e irritazioni. E siccome l’azione lenitiva è proprio ciò che serve al tatuaggio nei primi giorni, ecco che il passo dal fasciatoio agli studi di tatuaggi è brevissimo.
Il Bepanthenol, infatti, contiene pantenolo, un principio che oltre a difendere ed idratare la pelle, contribuisce a rigenerarla: esternamente infatti, crea una sorta di barriera protettiva tra la pelle e gli agenti esterni, mentre internamente stimola la rigenerazione cutanea. Inoltre, nel Bepanthenol vi sono sostanze lipidiche che contribuiscono a mantenere la pelle morbida e ben idratata. Ma in questo prodotto c’è molto altro.
Il Bepanthenol sul tatuaggio funziona?
A giudicare da quanto promesso, il Bepanthenol sul tatuaggio sembrerebbe la soluzione ideale, ma non è proprio così. In questa crema, infatti, la quantità di pantenolo è minima e per accorgertene ti basterà leggerne la composizione: nella lista degli ingredienti, infatti, il pantenolo viene dopo la paraffina e il petrolato, che quindi sono in quantità maggiori.
Ma per capire meglio di cosa si tratta, vediamo cosa c’è nella composizione del Bepanthenol:
- lanolina – questa sostanza è da sempre utilizzata per ammorbidire e idratare la pelle, ma negli ultimi anni ha perso un po’ della sua popolarità poiché se ingerita risulta tossica e, in alcuni casi, può scatenare reazioni allergiche.
- paraffina – contribuisce certamente a conferire una sensazione di sollievo alla pelle secca, ma solo perché l’aiuta a trattenere l’umidità. Infatti, non ha una vera e propria azione idratante.
- petrolato – derivato del petrolio, ma purificato lungo il processo di lavorazione, il petrolato è del tutto sicuro per la salute. Per contro, tende a creare un film che impedisce la naturale traspirazione della pelle, cosa di cui il tuo tatuaggio appena fatto ha invece bisogno per guarire.
- pantenolo – questa è l’unica sostanza davvero utile per la pelle appena tatuata, poiché una volta penetrata nella cute, viene trasformata in un acido utile per la rigenerazione cutanea.
Oltre a questi, che sono gli ingredienti principali, nel Bapanthenol vi è anche olio di mandorle, cera alba, alcol cetilico e glyceryl oleate, ovvero un’altra sostanza che rallenta la perdita d’acqua creando una barriera sulla superficie della pelle.
Bepanthenol o Bepanthenol Tattoo? Ecco le differenze
Di sicuro consapevole dell’enorme successo che la sua crema aveva riscosso per la cura dei tatuaggi, nel 2020 la casa farmaceutica lancia sul mercato la linea Bepanthenol Tattoo, presentata come una gamma di prodotti indicati proprio per preservare la bellezza dei disegno ad inchiostro.
Oltre al detergente after tattoo e alla crema solare protezione 50+, vi è ovviamente la crema Bepanthenol per tatuaggi, indicata per proteggere, idratate e rigenerare la pelle dopo l’esecuzione del tatuaggio.
Ma cosa cambia tra Bepanthenol e Bepanthenol Tattoo? Poco o nulla. Se guardi alla composizione dei due prodotti, infatti, non emergono differenze: il pantenolo è ancora indicato solo al 5° posto della lista (e tu sai bene che gli ingredienti vengono elencati dal primo all’ultimo, in base alla loro quantità presente nel prodotto), i petrolati e la paraffina sono ancora presenti. Insomma, non è cambiato granché e siamo ancora lontani dalla qualità delle creme per tatuaggi a base di ingredienti naturali, che sanno davvero prendersi cura della pelle ed assicurargli tutto ciò di cui ha bisogno per guarire dopo l’esecuzione di un tatuaggio.
Ma se la presenza di derivati del petrolio non ti impensierisce e sei proprio determinato ad usare il Bepanthenol sul tatuaggio, ecco come procedere.
Per quanto tempo usare il Bepanthenol sul tatuaggio?
Una volta uscito dallo studio del tatuatore, il tatuaggio sarà coperto da una pellicola protettiva trasparente, che dovrai rimuovere nelle ore successive. A quel punto, potrai detergere la zona tatuata con sapone neutro ed applicare il Bepanthenol sul tatuaggio.
Per i primi tempi, dovrai applicarla 3-4 volte al giorno, procedendo in questo modo per almeno un paio di settimane. Una volta che il tatuaggio sarà guarito, potrai continuare ad usarla come crema emolliente ed idratante per assicurare alla pelle la morbidezza necessaria affinché il tattoo risulti sempre brillante.
Quanto Bepanthenol sul tatuaggio: dosaggio consigliato
Per quanto riguarda la quantità di Bepanthenol sul tatuaggio, vale la stessa regola che vige per tutte le altre creme per tatuaggi. Mettere uno spesso strato di crema sulla zona che ha ricevuto l’inchiostro è inutile per due semplici ragioni.
La prima è che la pelle può assorbire solo una determinata quantità di prodotto, la seconda è che la cute deve poter traspirare, quindi fai in modo di applicare solo un sottile velo di unguento, rinnovandolo ogni qualvolta l’epidermide cominci ad asciugarsi troppo.
Cosa mettere sul tatuaggio al posto del Bepanthenol
Se invece sei consapevole del fatto che i prodotti naturali per tatuaggi siano il top, allora opta per le alternative al Bepanthenol, che esistono ed assicurano benefici innegabili, tanto per la salute della pelle, quanto per la bellezza del tatuaggio.
Just Care Tattoo sa bene come prendersi cura della pelle tatuata e ha realizzato creme per tatuaggi a base di soli ingredienti naturali, come i burri di karitè, illipè e cupuaçu, che possiedono tutti gli acidi grassi indispensabili per la nutrizione e l’idratazione della pelle. Non è un caso, infatti, che le donne africane delle zone sub-sahariane utilizzino il burro di karité per la cura della loro pelle, che infatti risulta sempre morbida e levigata, nonostante le impietose condizioni climatiche.
Inoltre, nella composizione delle nostre creme, abbiamo voluto aggiungere preziosi oli vegetali per lenire l’arrossamento, combattere l’invecchiamento cutaneo, nemico dei tatuaggi, e la vitamina E, che oltre all’azione antiossidante, protegge la pelle dalle infiammazioni.
Insomma, mettere il Bepanthenol sul tatuaggio di sicuro male non fa, ma perché accontentarti di una crema a base di ingredienti derivati dal petrolio, quando puoi curare il tatuaggio con un prodotto naturale, privo di petrolati e paraffine?
La cura del tatuaggio è una cosa seria. Affidati alla purezza delle creme naturali di Just Care Tattoo e lascia che la tua opera d’arte rimanga brillante e ben definita a lungo.